di Antonino Sala
Non è impresa semplice ripensare la storia, i suoi Istituti, le sue perenni Tradizioni, nel divenire caotico e sovvertitore che viviamo. Tommaso Romano, studioso e autore noto, da molti decenni impegnato nel fronte tradizionale, consegna una sorta di Stimma essenziale dell'ideologia della distinzione, che si apre con un saggio dell’Autore, ampio e articolato, tutto teso a rivendicare lo Spirito e l’attualità del messaggio cavalleresco e aristocratico per chi, esistenzialmente, resiste come un cavaliere errante nel caos dissolutivo. Egli traccia così una mappatura storica, senza perdere il riferimento pedagogico teso ai valori costitutivi delle differenze che distinguono il soggetto dall’uomo standardizzato e massificato. Romano ritiene possibile il rinvigorimento di ordini e associazioni nobiliari, di Compagnie e Confraternite che si possano - anche in numero quantitativamente non ampio - riformare spiritualmente e gerarchicamente, ritrovando o riproponendo le virtù peculiari e rivendicando altresì un aiolo, una regola e una prospettiva per l’uomo che ricerca oltre lo smarrimento. Segue nel bel volume un ampio Florilegio di frasi, aforismi, pensieri, brevi saggi scelti dall’Autore di pensatori e scrittori di tutti i tempi (è ricordato anche Gaspare Cannizzo e J. Evola) che, pur nelle rispettive posizioni e nella contestualizzazione necessaria, ci danno una visione organica, seppur diversificata, sul tema e quindi sugli aspetti specifici, che vengono ora proposti, senza il settarismo delle posizioni pregiudiziali, ma lasciando aperta la meditazione.
Chiude l’Opera, una vasta bibliografia (anche sull’Araldica e la Genealogia), che è forse una delle più complete fra quelle ad oggi edite in Italia. Una selezione di disegni, incisioni, stampe correda il libro prezioso, con Autori anche contemporanei che hanno interpretato con acribia il tema, oltre che con le classiche visioni della cavalleria medievale. Pur vivendo in tempi realmente apocalittici - dice Romano - è ancora più urgente e radicale l’impegno alla formazione e all’autoformazione, necessari fondamenti per una autonomia attiva della soggettività che sia fedele alle consegne tradizionali e in grado di ristabilire - almeno in sé - gli equilibri perduti e le idealità fondanti.
da: "Vie della Tradizione", Rassegna semestrale di orientamenti tradizionali, n° 107, Palermo
da: "Vie della Tradizione", Rassegna semestrale di orientamenti tradizionali, n° 107, Palermo
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